Terapie strumentali
La TECAR terapia è un tipo di trattamento elettromedicale che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. Consiste in un massagio particolare praticato tramite un manipolo capace di ridurre il dolore e accelerare la riparazione del tessuto leso. Il dispositivo TECAR può lavorare in due modalità: capacitiva e resistiva. La modalità capacitiva è indicata per il trattamento dei tessuti molli, come i muscoli, quella resistiva per i tendini, i legamenti e le ossa.
Le onde d’urto sono delle onde acustiche prodotte da appositi generatori in grado di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta. Ben tollerate, non invasive e ripetibili, trovano ampio impiego nelle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, in particolare quelle in cui sono coinvolte le entesi tendineo-legamentose.
Gli ultrasuoni terapeutici a bassa frequenza rappresentano un valido trattamento per le patologie muscolo-tendinee e articolari. La bassa frequenza permette di produrre simultaneamente un effetto termico e cavitazionale con una profondità maggiore rispetto alle frequenze di 1\3 MHz
TENS è l’acronimo di transcutaneous electrical nerve stimulation, una tecnica medica utilizzata per controllare alcune condizioni dolorose. Consiste nell’applicazione sulla cute di lievi impulsi elettrici che attivano fibre nervose di grosso diametro riducendo la percezione del dolore.
Affinchè il muscolo si contragga è necessario che il cervello invii degli impulsi elettrici ai muscoli che così possono generare il movimento. La NMES cerca di imitare l’impulso derivante dal cervello attraverso degli elettrodi posizionati sulla superficie cutanea in corrispondenza del muscolo che si intende stimolare. Rappresenta una valida alternativa per tutti i pazienti che presentano limitazioni di movimento tali da rendere difficile o impossibile seguire un programma d’allenamento.
Il tutore per le lesioni tendinee rappresenta un valido ausilio nella riabilitazioni tendineo-legamentose in quanto fornisce un supporto all’arto mentre il cavallo è in movimento.